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Luigi Di Maio a Skytg24: "Se l'Europa ci dà dei segnali potremmo ravvederci"

Il vice premier conferma la linea dura, annuncia il veto sul bilancio Ue e lo stop al Ceta, prevede un "terremoto" alle elezioni europee. Chiede condivisione sui migranti, ma soprattutto flessibilità per la manovra: "Se arrivano segnali, potremmo ravvederci"



Se l'Europa "ci dà dei segnali" in termini di flessibilità per la manovra "potremmo ravvederci". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio intervistato da Skytg24. Un primo segnale, quello di Di Maio, per fissare la posta in Europa dopo il braccio di ferro sulla vicenda della nave Diciotti. Il riferimento è alle misure care ai 5 Stelle e cioè superamento della riforma Fornero, reddito di cittadinanza e più risorse per la lotta alla povertà.
"Nella programmazione europea - ha spiegato il ministro - l'Italia ha diritto di porre il veto perché ha il diritto di essere ascoltata. Se il loro sistema di solidarietà funziona così", come per la Diciotti, "non daremo più un euro all'Unione europea". Linea dura anche sul Ceta (il trattato di libero scambio tra Europa e Canada) che il governo - ha sottolineato Di Maio - è pronto a bocciare. "Con l'Unione europea - ha insistito - abbiamo provato la linea morbida, ma se poi un Paese viene preso in giro deve avere una riparazione". Attacco diretto a Germania e Francia: "Macron e Merkel ci hanno fatto la morale sul fatto che dovevamo fare gli accoglienti e se ne sono andati a mare. Non ci hanno neppure risposto in questi giorni che li abbiamo chiamati".
Sulla vicenda della Diciotti, Di Maio ha rivendicato la scelta collegiale del governo. Telefonata con Salvini per dirgli che "non tratteneva più" i 5 Stelle? "No assolutamente. È un retroscena che si è inventato un giornalista. Ci sono state tante telefonate con il presidente Conte e il ministro Moavero in questi giorni. Il meccanismo di ricollocamento richiede tempo: in questi giorni abbiamo lavorato compatti per arrivare a questo obiettivo. L'Unione europea non ci ha aiutato, ora parleremo direttamente con i Paesi".

Sull'Europa che si appresta ad affrontare il voto nel 2019, Di Maio ha detto: le prossime elezioni europee "saranno un terremoto". "I burocrati europei prendano coscienza che hanno le ore contate, saranno spazzati via. Saranno ancora più un terremoto delle elezioni italiane del 4 marzo", ha aggiunto Di Maio.
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